INTERVISTA: 5 domande a...DAVID FERRARI from ITALY!

Amici di R.I. oggi vi presentiamo finalmente un reggaetonero italiano doc al 100%: David Ferrari! Da questa settimana trovate anche il suo ultimo singolo "No Me Digas No No" nella nostra Top40 Chart, e chissà che non arrivi al n.1 ad insidiare i colleghi dominicani e portoricani! Abbiamo fatto le nostre solite 5 domande a David, che si è dimostrato oltre che una persona squisita un artista dalle opinioni davvero interessanti e ricche di spunti, tra cui una parte sulla fan base urbana italiana tutta da leggere. Dateci un occhio...DISFRUTEN!


Amici di Reggaeton Italia diamo il benvenuto all’ idolo di casa nostra, il reggaetonero che meglio ci rappresenta nel panorama della musica latin urban mondiale: mr. David Ferrari! E’ un piacere intervistarti David, e far conoscere la tua musica a quelli che vi si stanno avvicinando ora…la prima domanda è a bruciapelo: perché un italiano sente il bisogno di esprimersi con questo genere musicale? Ci parli di come ti è nata la passione per questa musica?
Hola mi gente! E' un piacere poter condividere con voi queste righe, e ringrazio Reggaeton Italia per avermi dedicato questo spazio.
La prima domanda è fondamentale per potervi raccontare chi sono, cosa faccio e perchè lo faccio.
Prima di tutto vorrei che tutti pensaste alla musica come un fenomeno universale, che va' al di là della razza, della provenienza o della geografia. Il bello della musica è proprio questo...potrete trovare un russo che canta musica araba o un cinese che suona ritmi brasiliani. Tutto sta nel dare credibilità al proprio prodotto, e farlo con il cuore, il cervello e la preparazione.
Da italiano ho avuto inizialmente molte difficoltà ad inserirmi in questo mercato, proprio a causa dei pregiudizi.
Ho dovuto lavorare il doppio per arrivare dove sono: prima dimostrando di avere credibilità, poi di avere talento.
E' stata dura, ma lo rifarei 1000 volte, non solo per me, ma per tutti coloro che desiderano fare musica di un paese o di un continente straniero; il mio messaggio è semplice: non mollate alla prima porta chiusa o al primo commento negativo.
Mi sono avvicinato alla musica latina nel 2005, durante la mia permanenza a Cuba. Nel caribe, il reggaeton era già molto diffuso e, da subito, attirò la mia attenzione. Cosi iniziai a studiarlo e, in seguito, ebbi l'idea "folle" di sfruttare la mia esperienza di rapper (vengo dal mondo del HH) per poter scrivere e cantare reggaeton in italiano (il mio spagnolo era ancora da perfezionare).
Rientrato da Cuba nel 2006, incisi il primo album di reggaeton italiano della storia intitolato "Bum Bum", e prodotto dalla casa discografica Dabliu Sound.
Il primo singolo ha visto la partecipazione di Dj Playero da Porto Rico, l'inventore del reggaeton.
Da questo disco nacque il soprannome che mi è stato dato "il papà del reggaeton italiano"
“Quality” è il tuo ultimo disco, che racchiude i successi della tua carriera in ascesa, e che possiamo definire un prodotto di cui andare orgogliosi. Puoi parlarci del concept del disco? Quali sono i pezzi che hanno avuto maggior riscontro e che ti hanno convinto a proseguire su questa strada e puntare dritto alla cima?
QUALITY è un album di cui vado molto fiero, mi rappresenta al 100%.
Ho iniziato a lavorarci nel 2010 e, poterlo stringere in mano oggi, dopo tutto il sudore e l'impegno che mi è costato, è una bella soddisfazione.
L'idea è stata quella di creare ogni canzone puntando a trasformarla in un singolo forte, anche se è abitudine per molti artisti sfornare albums con 1 o 2 pezzi trainanti, e gli altri di riempimento. Mi piace pensare che non sia cosi per QUALITY.
E poi, dopo tanti EP era giunto il momento di puntare a un nuovo LP completo.
Il tuo album, come abbiamo scritto in recensione, trasuda atmosfere cubane. Ci parli del tuo rapporto con Cuba? Come nasce il grande amore per questa terra?
Come dico anche in una canzone, Cuba è la mia seconda terra. Lì è nata la mia passione per la musica latina, che poi ho coltivato con tanti esponenti latini in tutto il mondo. L'atmosfera che si respira a Cuba è unica, cosi come il suo popolo che mi ha accolto a braccia aperte e che mi segue e appoggia.
Ho vissuto ne "la isla grande" per un totale di 2 anni, ma spero di poter comprare presto una casa a La Habana, attrezzarla con uno studio di registrazione e lavorarci con alcuni dei migliori produttori cubani.
Credi che in Italia siamo pronti a produrre una fan base di musica latin urban? Per ora, ad esempio, si sono sviluppate a macchia d’ olio solo le scuole di ballo che introducono a questa musica, ma che ne danno anche una visione un po’ distorta. Esiste, di base, una cultura urbana in Italia? Vorrei chiederti inoltre quali sono le differenze sostanziali che riscontri quando fai una performance all’ estero ed una nel nostro paese…
Per poter affrontare quest'argomento, ci vorrebbe un intero libro, ma cercherò di essere sintetico.
La musica latina in Italia, come in molti altri paesi europei, si divide in varie realtà (molto spesso separate).
Troviamo il mercato della musica latina per i latino americani, con le canzoni attuali che funzionano nei vari paesi caraibici e del sud america.
Poi troviamo il mercato della musica latina per europei, che è strettammente collegato alle scuole di ballo. Queste insegnano agli allievi europei a ballare i ritmi caraibici (prevalentemente salsa e bachata), e le discoteche suonano quel tipo di musica per il pubblico, che può quindi mettere in pratica gli insegnamenti.
Purtroppo non tutte i maestri di ballo sono in grado di trasmettere ai propri alunni il folclore e lo spirito del genere musicale su cui stanno ballando e della terra da cui proviene; a volte il ballo latino perde completamente le sue radici (sia tecniche che culturali) per diventare uno sport o semplicemente un business.
Questo tipo di realtà ha creato un grande interesse verso il ballo e i ballerini e uno scarso interesse verso la musica in se.
Troviamo infine il mercato dello Zumba Fitness, che sta arrivando adesso in Italia, ma che è gia molto diffuso nel mondo. Fondamentalmente si tratta di coreografie aerobiche di gruppo, su musiche latino americane urbane contaminate spesso con la dance. Ho avuto modo di cantare dal vivo in eventi di Zumba all'estero, e si respira un'aria molto energica e positiva.
La cultura urbana in Italia esiste solo tra i latini che vivono nel nostro paese, o gli italiani che stanno a stretto contatto con loro e si sono appassionati a questo mondo.
Quello che sto cercando di fare con la mia musica è estremamente delicato: creare un punto d'unione tra questi mondi.
Ascoltando il mio album, ti sarai reso conto che spazio da un genere all'altro, sempre dando la mia impronta personale. Voglio che il mio disco possa essere gradito, capito e ballato da un latino quanto da un salsero italiano. Come ho detto all'inizio, la musica è universale, deve unire le culture, non separarle.
I live mi divertono molto e, col tempo, ho imparato capire il mio pubblico è dargli lo show che più gli piace. Quando lavoro per gli italiani canto prevalentemente salsa e timba, e in secondo luogo reggaeton, merengue e latin house. Quando lavoro per i latini invece spazio al 100% nel mio repertorio, e il mio lato urbano esce maggiormente allo scoperto.
La differenza tra i live in Italia e quelli all'estero è spesso rappresentata dalla cura nel promuovere e organizzare un evento in ogni suo particolare e dal peso che si dà all'artista. E' risaputo che spesso in Italia arriviamo un pò in ritardo sulle novità, tendenze etc...spero che, anche da questo punto di vista, potremmo presto metterci alla pari con il resto del continente, anche se per fortuna abbiamo alcuni bravi organizzatori anche qui da noi grazie ai quali ho la possibilità di esibirmi anche nel mio paese.
Parliamo del futuro di David Ferrari: cosa farai da grande? Nel senso: come hai intenzione di muoverti e di sviluppare il tuo suono? Data l’elevata versatilità presente in “Quality”, su quali ritmi ti concentrerai di più? Hai già qualche progetto in preparazione? Ti andrebbe inoltre di inviare un saluto a tutti gli amici di Reggaeton Italia e a tutti i seguaci di questo genere musicale che vivono in Italia?
Ho intenzione di continuare a seguire la strada della contaminazione, a mio avviso è fondamentale per lo sviluppo della musica.
Sperimentare novità mi ha sempre dato grande soddisfazione. Anche se nell'immediato spesso non paga, alla lunga solo chi ha il coraggio di fare qualcosa di nuovo e diverso va avanti. La musica si evolve, e io voglio farlo con lei.
Attualmente sto lavorando sul mio tour estivo, e sulla realizzazione dei prossimi videoclip in uscita, quindi....stay tuned!
E' un onore e un piacere salutare tutti gli amici di Reggaeton Italia, un progetto che apprezzo moltissimo e che vi invito a far crescere con il vostro supporto.
Ricordate che siete voi a far vivere la musica urbana; non ci sarebbero artisti se nessuno li seguisse, e senza artisti non ci sarebbe musica. Avete un enorme potere nelle vostre mani, usatelo per sviluppare ciò che più vi piace!
David Ferrari

Grazie infinite David, continua nella tua opera di diffusione di questa cultura in Italia e facci sentire sempre bella musica! 

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