Non se la prenda il nostro David, ma quando ho letto il
titolo del suo nuovo album ho pensato “ma che titolo è?”. Poi ho capito.
Innanzitutto una premessa: chi si occupa di reggaeton e di latin urban music,
in Italia, non può non conoscere David Ferrari. David è attualmente
l’espressione migliore italiana di questo genere e, purtroppo, anche l’unica di
qualità (ecco perché quel titolo allora…). Nessuno si aspetterebbe un prodotto
così curato nei minimi particolari, negli arrangiamenti, nella qualità di mix e
master, nella scelta degli argomenti da trattare, nella struttura delle
canzoni, sapendo che è di produzione italiana: tranne chi conosce e segue da
tempo David Ferrari. “Quality” è una sorta di raccolta degli ultimi singoli di
David, quelli più significativi, ed alcune novità. David non ha una
collocazione fissa, il disco spazia tra salsa, reggaeton, timbaton, latin house
ed altri generi ibridi con un unico denominatore: sono tutti pezzi forti, non
ti viene nemmeno una volta la voglia di skipparne qualcuno, anche se non è tuo
genere. L’ altro comune denominatore è Cuba: la grande passione di David. Ogni
singola nota di “Quality” trasuda cubanismo, grazie anche alle partecipazioni
di artisti come Francisco Bayon, Kola Loka, Eminencia Clasica. “El Celo” è l’apertura
perfetta per far capire cosa ci aspetterà; “Me Lo Cierras” rappresenta la parte
urbana più estrema di David; “Peligrosa” e “Sola” farebbero venire la voglia di
ballare anche ad un pezzo di legno; la divertentissima “El Padrino”, sul tema
dell’ omonimo kolossal, ricorda a tutti chi è il papà del reggaeton italiano.
Notevole la latin house “Calientalo”, sulla quale David si destreggia
benissimo. La più bella però è assolutamente “No Me Digas No No”, potenziale
hit dell’ estate 2012, un mambo pop che ricorda come sonorità “Ven Conmigo” di
DY e Royce e che riprende in una minima parte del coro “Sweet Dreams” degli
Eurythmics, sviluppandola ed evolvendola in un rompediscotecas dall’ impatto
violento. In tutto ciò, riconosciamo a David la capacità di muoversi tra parti
cantate, parti reppate e canticchiate alla stessa maniera, giusto per far
capire che la “Quality” non si compra al mercato ma si raggiunge con il lavoro
abbinato al talento. Ammetto che questo disco possa pure non piacere, ma
personalmente quando ascolto questo genere di musica io cerco una sola cosa:
l’illusione, anche solo per un attimo, di sentirmì Là. E premendo play sulla
traccia 3, “La Habana Entera”, vi giuro che ho guardato alla mia sinistra e mi
è parso di vedere alcuni tipi giocare a domino in un basso sgarrupato di
Marianao.
Data Uscita: 2012
Voto: 4,5/5
Hits: La Habana Entera, El Padrino, No Me Digas No No
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