INTERVISTA: Francesca Maria & Drooid ospiti di Reggaeton Italia su #whatsappinterviews!


R.I.:- Amici di Reggaeton Italia diamo il benvenuto a Francesca Maria e Drooid! Come state ragazzi? Dove vi trovate in questo momento e cosa state facendo? 
F.M.: Ciao a tutti gli amici di Reggaeton Italia! In questo momento mi trovo a casa mia, a Senigallia, e stiamo lavorando alla promozione del nuovo singolo “The Bombay”. Stiamo ricevendo tantissimi video dal pubblico, il pezzo sta riscuotendo successo, sono molto molto felice. 
D.: Ciao e un saludo a todos los latinos! Io mi trovo nell’ angolo dell’ Italia che confina con la Slovenia, a Gorizia. Stiamo preparando nuova musica e lavorando insieme a Sony Music alla promozione di “The Bombay”.

R.I.:- Da qualche settimana mi sto sparando la mia dose quotidiana di “The Bombay”, il vostro nuovo singolo che è uscito per Sony Music Italia corredato da un video fantastico. Chiedo ad entrambi com’è nata l’idea del pezzo, che è una fusione di vari stili, a Francesca Maria chiedo di parlarmi del concept del tema e soprattutto delle meravigliose coreografie associate al pezzo e a Drooid invece chiedo cosa ha scaturito l’idea di questo tipo di produzione, che si rifà alla dance, alla zumba, al ritmo dembow classico del nostro amato reggaeton e alle influenze bhangra dei suoni. Scatenatevi! 
F.M.: “The Bombay” è un pezzo veramente pazzo. Io e Drooid volevamo miscelare le sonorità indiane con il reggaeton e la musica elettronica, ci siamo incontrati ed abbiamo cominciato a miscelare la tradizione indiana alla musica occidentale. Essendo amanti della musica latina, abbiamo scelto il reggaeton, e quello che è avvenuto in studio quando abbiamo iniziato a mettere insieme suoni e ritmica è stato incredibile, non riuscivamo a fermarci dal ballare! Sapevamo di avere in mano una cosa che sarebbe piaciuta al pubblico. Il concetto è il potere che la musica ha sulle persone: non importa la tua età, la tua religione, la tua provenienza, il ritmo unisce tutti, fa sentire liberi. Il pezzo parla di questo. Il “Bombay” è una danza che ho inventato io: abbiamo usato la tecnica bhangra, quella che per intenderci ti fa immaginare di girare delle lampadine. Da lì ho montato la coreografia, per far ballare tutti, soprattutto il popolo zumba. 
D.: Come ricorda il pubblico di Reggaeton Italia, ho delle esperienze nella scena reggaeton grazie ai miei lavori con Luny Tunes, e miscelare questo ritmo con i suoni indiani è stato molto interessante per me. Abbiamo usato il classico flauto Shehnai indiano, uno strumento parecchio popolare. La parte della produzione è stata abbastanza complessa, fondere questi stili non è un’ operazione semplice, ma la parte compositiva è stata veloce e divertente.

R.I.:- Francesca, che fine fa il ragazzino che ti ruba il cellulare nel video?!!
F.M.: Il ragazzino è un breakdancer, si chiama “Tormenta”, fa parte di una delle crew che hanno partecipato al video, e vi assicuro che sta benissimo! Il concept del video è che lui è un angelo che cerca di portarmi lontano dalle mie preoccupazioni…all’ inizio non c’è storia, quindi mi ruba il telefono ed io, rincorrendolo, mi ritrovo in questa dancing city, che sarebbe Manhattan, che è poi la location del video.

R.I.:- Mi parlate del vostro rapporto con Sony Italia, com’è nato l’approccio e nello specifico qual è il plus che vi sta offrendo in questa nuova produzione? 
D.: Avevo una conoscenza con Andrea Corelli, project manager ed A&R di Sony Music, e a lui è subito piaciuto lo snippet del pezzo. E' seguita una riunione presso l' Amsterdam Dance Event in cui lui ed i colleghi hanno discusso del brano e del suo lancio. Avere a che fare con Sony Music significa cambiare completamente le regole. Ogni ufficio, ogni sede estera ha un suo piano. Per gli artisti è qualcosa di straordinario. 
F.M.: Per me è un piacere immenso partire con questo progetto dall’ Italia, io sono stata appoggiata principalmente dall’ estero, quindi è un onore partire da qui alla conquista del mondo!

R.I.:- Francesca, tu curi molto la tua immagine di cantante e dancer a 360 gradi, hai un social media manager, un fotografo, un video maker, o realizzi tutto da sola? 
F.M.: Ho un team di fiducia, il regista del video Bryan Thomas è un caro amico e ha girato anche il video di “Dale Dale”. Per il resto, mi occupo di tutto io. Considero molto importante mostrarmi come un’ artista vera, voglio raccontare la mia storia senza sembrare la “fighetta” della situazione. Mi sono rimboccata le maniche, tutto è partito dalla danza per poi arrivare alla musica. Non ho mai avuto pigmalioni, non ho un papà che mi foraggia, né amici di potere. Il pubblico è importantissimo, sono profondamente grata per il supporto e cerco di rispondere il più possibile a tutti (nonostante questo mi tolga qualche ora di sonno!).

R.I.:- Drooid, oltre al reggaeton devi sapere che io sono un fan sfegatato della musica dance italiana anni 90, la famosa “spaghetti dance”. Ho notato alcune influenze di quelle sonorità soprattutto in LaLaLove, il vostro singolo precedente. Ci ho preso? Ed in generale, nel vostro progetto che ha ovviamente mire internazionali ed ampio respiro, quanto c’è di italiano nei suoni e nelle intenzioni? 
D.: Grandissimo Rafa ci hai preso perfettamente! Io già nei 90 avevo realizzato un progetto parecchio importante come Night Department, quindi l’influenza è inevitabile, questi suoni stanno tornando di moda e le etichette lo richiedono. Nel nostro progetto c’è molta cultura e melodia italiana. Sony Italia ci ha fatto notare che è tantissimo che un pezzo non parte da qui per diventare una hit internazionale, questo è il nostro obiettivo.

R.I.:- Francesca, tu preferisci principalmente comunicare e cantare in inglese. Hai dei riferimenti e delle influenze che vengano dalla musica latina? Chi sono i tuoi artisti latini preferiti (urbani e non)? C’è la possibilità in futuro di ascoltarti in lingua spagnola e magari su una produzione reggaeton 100%? 
F.M.: Adoro la musica latina, e ascolto principalmente quello che mi fa ballare! Adoro Daddy Yankee, Don Omar per lo stile, il punch…mi piacciono i rischi che prende J Balvin, innovando e collaborando con producer di generi diversi come Pharrell. Sono un’ amante di Marc Anthony, da ballerina ho lavorato con Celia Cruz…la cultura latina ce l’ho nel cuore! Con Jayko spero di collaborare di nuovo! Reggaeton? Ma certo! In lingua spagnola? Assolutamente si! Io e Drooid non abbiamo limiti di creatività!

R.I.:- Francesca, tu hai girato mezzo mondo col tuo recente tour. Qual è il posto che più ti ispira musicalmente? E Perché? 
F.M.: Questi ultimi due anni sono stati straordinari, mi sono esibita in più di 25 paesi, ho toccato con mano realtà diverse e stimolanti…uno degli ultimi viaggi è stato in Indonesia, a Bali, dove ho conosciuto il kechak, un tipo di musica fatta solamente con la voce, qualcosa di straordinario! Naturalmente subito è scattata la chiamata a Drooid per fare qualcosa di simile! Con lui siamo sempre alla ricerca di cose nuove, ci piacciono le sfide, tutto parte dal bisogno di crescere e di ricercare artisticamente novità.

R.I.:- Cosa dobbiamo aspettarci dal 2017 di Francesca Maria e Drooid? Girerete l’altra metà del mondo?! 
D.: A questo ci sta fortunatamente pensando Sony Music, il pezzo viene lanciato settimana dopo settimana in nuovi paesi! Aspettatevi nuovi suoni, nuove mescolanze! Riguardo a me come produttore, sto lavorando a tantissime cose tra cui anche il nuovo di Jayko El Prototipo. Il reggaeton continua e si evolve, le richieste sono di portare più elettronica nel reggaeton e da bravi italiani con tanta melodia siamo pronti a farlo nel modo migliore. E per quanto riguardo Francesca Maria…dobbiamo spopolare, grazie all’ aiuto di Sony Music!

R.I.:- Vi va di mandare un saluto ai fan di www.reggaeton-italia.com? 
F.M.: Ragazzi grazie, complimenti per quello che avete creato e state facendo, grazie del supporto! Mando un bacio a tutti i followers di Reggaeton Italia! A presto! 
D.: Un saluto speciale ai fan di Reggaeton Italia, continuate a spingere la musica bella, seguimos con la musica buena y nos vemos en el 2017!

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